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Piccolo ma significativo contributo sul "Caso Sardegna", andamento demografico.
Nel Novembre del 2019 lo studioso sardo Andrea Deidda ha portato avanti un interessante studio sullo spopolamento in Sardegna:
" Nel 2065 solo un milione di abitanti". Dunque una terra destinata allo spopolamento, tra poco meno di Nessun suggerimento 50 anni l'Isola si conteranno solo 1.181.774 abitanti, esattamente 466.402 in meno rispetto agli attuali 1.648.176. La previsione è contenuta nel rapporto " L'economia e la società nel Mezzogiorno" ( dati nel 2019), appena pubblicato dallo Svimez , l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel mezzogiorno.
Il noto divario tra Nord e Sud Italia, il conseguente mercato del lavoro, l'occupazione e il raffronto con gli altri Stati europei, sono questi i tratti significativi di questo interessante studio. Scorrendo i dati quello più preoccupante per la Sardegna riguarda la dinamica per la popolazione: L'Italia collocata tra i paesi più vecchi al mondo, va sottolineato come il Mezzogiorno si troverà ad affrontare una delle crisi demografiche, più profonde e durature tra i paesi del mondo occidentale. Nel corso dei prossimi 50 anni il Sud Italia perderà ben 5 milioni di abitanti". Tra questi anche tantissimi sardi.
A incidere sulla diminuzione della popolazione un tasso di crescita naturale, cioè la differenza tra la percentuale di nascite e morti, negativo. A fronte di un tasso di natalità pari a 5,7, quello di mortalità è di 9,9%.
Il mercato del lavoro è un altro degli aspetti presi in considerazione dalla ricerca. L'Isola negli ultimi anni ha fatto meglio di molte altre regioni del Sud l'occupazione nella media dei primi due trimestri del 2019, è in calo in Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia, mentre cresce sensibilmente in Molise, Puglia, Basilicata e, soprattutto in Sardegna.
A breve altri documenti sul " Caso Sardegna".