LA SFIDA POLITICA DI OGGI È SFIDA CULTURALE. OGGI PIÙ DI IERI.

La Storia del Novecento ci dice che i nazionalismi hanno provocato due guerre mondiali. Servirebbe l'Europa politica, federalista, liberale. La Patria europea al posto di questa Europa delle patrie.
La Storia del Novecento ci ricorda anche che la libertà si può perdere e il prezzo da pagare è sempre molto alto, spesso micidiale.
Servirebbe più dialogo. Siamo qui per amare e non per odiare. Siamo qui per amore solo per amore.
C'è da coltivare una sensibilità liberale, aperta e inclusiva, con le braccia larghe e il desiderio di volare con il cuore, di metterci anima e corpo. C'è da scrivere un nuovo dizionario politico per restituire senso e significato alle parole, per dare pienezza alle parole perché la povertà di linguaggio è una povertà di pensiero.
E senza la forza del libero pensiero, d'un pensiero semplice, ma elevato, si perde la testa. E senza pensiero non c'è azione, ma soltanto istinto, impulso, pulsione.
Quando si chiudono i cuori, si perde anche l'intelligenza a tutto vantaggio della nostra parte più animale, più bestiale. La sensibilità è la più alta forma d'intelligenza.
Parlare con la pancia, invece che con la testa e il cuore, significa farsi sopraffare dalle pulsioni, dalla rabbia, dai rancori, dalle troppe ingiustizie, dalle credenze, dalle sopraffazioni. La sfida è culturale. Non più tra destra e sinistra, ma tra costruttori e distruttori. Tra conoscenza e ignoranza. Tra amore e illusione. Tra libertà e schiavitù. Tra Politica e Potere. ❣️

Alla ricerca d’armonia, d’ascolto reciproco, di sorrisi e non di conflittualità. Per una rivoluzione cosmica.