Oggi La Stampa dedica una intera pagina all’intervento di Carlo Renoldi, ex capo del Dap favorevole alle misure alternative al carcere, e proprio per questo subito defenestrato dal governo Meloni, ostentatamente giustizialista sull’esecuzione della pena.
Al fine del reinserimento e della efficacia delle misure alternative al carcere, Renoldi ritiene indispensabile una maggiore integrazione tra le varie articolazioni dello Stato. Per andare nella stessa direzione si potrebbe provare a organizzare in una città del nostro Paese gli Stati generali delle carceri,  per mettere allo stesso tavolo tutti i soggetti che intervengono nella esecuzione della pena, ma anche nella gestione delle attività dentro il carcere. 
Renoldi scrive anche che Cartabia e la conferenza delle Regioni hanno stipulato un protocollo per la realizzazione di un sistema integrato di interventi per il reinserimento delle persone detenute.
Sarebbe utile recuperare questo testo e monitorarne la traduzione in atti concreti.